Il nome della nostra Scuola

L’APPRENDIMENTO-SERVIZIO COME ESERCIZIO DI CITTADINANZA ATTIVA

Bruno Caccia: una storia tra memoria e attualità

Un percorso di educazione alla memoria per una cittadinanza in rete, responsabile e consapevole

 

Il percorso
I bambini della scuola primaria Roberto D’Azeglio da 10 anni sono custodi della memoria di Bruno Caccia, Capo della Procura di Torino, ucciso dalla criminalità organizzata il 26 giugno 1983. Un percorso che ha accompagnato e accompagna i bambini dal 2013 e che per gradi ha portato alla conoscenza e poi alla consapevolezza di quanto sia importante difendere la memoria e la Costituzione.

L’IMPORTANZA DI STUDIARE LA MAFIA A SCUOLA

 

La ricerca

I bambini incontrano la sua storia aderendo al concorso “GEOGRAFIA E LEGALITÀ”, promosso dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone d’intesa con il Miur, volto a contribuire alla realizzazione di una mappa tematica sulla presenza di tracce di mafia sul territorio della propria Regione. Iniziano una ricerca attraverso la stampa sulle recenti inchieste giudiziarie riguardanti la mafia. E scoprono che le infiltrazioni mafiose sul territorio torinese risalgono a 30 anni prima ed emergono anche con l’omicidio di Bruno Caccia, unico magistrato ucciso nel Nord Italia.

 

La consapevolezza

A un certo punto un bambino pone una domanda: «Ma dove è stato ucciso?». È un momento chiave perché approfondendo la sua storia, scopriamo che l’omicidio è avvenuto in Via Sommacampagna, quindi nel quartiere della nostra scuola. Sorgono inevitabili gli interrogativi: ma la mafia non era solo al Sud? Da quando esiste anche al Nord? Come è potuto accadere tutto ciò? Ma la mafia c’è anche nel nostro quartiere?

 

L’azione

I bambini, quindi, si rendono conto che se la mafia era arrivata ad agire alle porte della scuola, non è più sufficiente provare solo orrore e tenere per sé quanto appreso (Learning). Tra di loro si fa sentire la necessità di reagire per diffondere fra “la gente” la storia di Bruno Caccia, che seppure ucciso come Falcone e Borsellino dalla criminalità organizzata, era stato dimenticato!

 

L’iniziativa

L’occasione per farlo si presenta con “Torino Porte Aperte: la Scuola Adotta un Monumento“. Nel quadro di quell’iniziativa i nostri bambini diventano custodi della memoria di Bruno Caccia, “adottando” la targa in sua memoria e in una domenica di maggio, ripercorrono la sua storia e i suoi valori, coinvolgendo le famiglie, gli altri alunni della scuola e il quartiere (Service).

 

L’eredità

Questa riflessione condivisa sul territorio favorisce la consapevolezza nella comunità che la Costituzione va presidiata e salvaguardata con il contributo di tutti. All’evento partecipano tutti i soggetti partner del progetto e le istituzioni del territorio. Anche la comunità scolastica ha voluto fare la sua parte e dal 1° settembre 2021 il nostro istituto ha ottenuto il cambio di denominazione da IC D’Azeglio – Nievo in IC Bruno Caccia per evidenziare il comune impegno a realizzare una civiltà giusta e responsabile promuovendo l’educazione alla memoria.

 

«Una storia non esiste se non viene raccontata!»

Sebastiano Nino Fezza

https://www.youtube.com/watch?v=Wi-E08uPpzg (ULTIMI 10 MINUTI DEL VIDEO dal minuto 4:02:00)

Il progetto rientra nelle Avanguardie Educative, quale esperienza di Apprendimento-Servizio come esercizio di cittadinanza attiva a cura degli allievi: Service -Learning, ed ha ricevuto dal MIUR una menzione speciale nell’anno scolastico 2021-22 nel corso del Festival Nazionale del Service Learning tenutosi a Venezia Mestre il 24-26 novembre 2021.